Ciao a tutti, sono Alessio di ed ho 36 anni.
Circa 13 anni fa, a seguito di un incontro di sensibilizzazione Admo e Fidas col gruppo giovani della parrocchia di cui facevo parte, ho iniziato a donare sangue, piastrine, plasma e fatto la tanto nominata tipizzazione.
In questo periodo ho raggiunto 41 donazioni entrando a far parte da subito del direttivo della Fidas del mio paese, nel frattempo sono stato chiamato perché ero compatibile con un ricevente… ero contentissimo, ma da lì in poi non ho più ricevuto notizie… ero demoralizzato… dopo qualche anno sono stato ricontattato nuovamente, ho fatto altri controlli per confrontare ulteriormente la compatibilità ma senza tanto entusiasmo (scottato dalla precedente esperienza) fino a quando non mi hanno chiamato per dirmi…
”Sei il profilo più compatibile, sei convinto a Donare?”.
Ovviamente non ho esitato un solo istante, un mio FRATELLO aveva bisogno di me, la sua vita era nelle mie mani, come avrei potuto esitare?
Ho cercato sempre di fare del bene nella vita (nel mio piccolo) e ora avevo l’occasione di coronare il tutto con un gesto decisivo, dare Speranza ad un ragazzo (ho scoperto solo dopo che era un belga un po’ più giovane di me) e ai suoi cari.
Vi dico la verità, io l’importanza del gesto l’ho capita solo dopo aver donato, ascoltando testimonianze di persone che sono qui tra noi solo perché persone come me si sono decise a tipizzarsi e al momento della compatibilità non si sono tirate indietro (perché ricordo, si è liberi di farlo, ma con che scrupolo? Hai la possibilità di alimentare quella fiammella di Speranza su cui si aggrappa chi ha bisogno, e tu invece gliela soffi via.)
Già iniziando dal momento della donazione, avevo accanto una ragazza che aveva affrontato il trapianto poco più di anno prima ed era lì per una terapia.
Sentirsi dire: ”Ti ringrazio a nome del tuo ricevente!” è stato emozionante, perché in ogni donatore loro vedono il proprio salvatore… e questo non può che arricchirti il cuore. Lei è stata la mia prima Sorella di Sangue.
Come si può esitare? Soprattutto in un modo così innocuo, semplicemente con una cura da fare per quattro giorni, che ti permette di sviluppare le cellule staminali nel flusso sanguigno per poi prelevarle come in una semplice “ di plasma (solo un po’ più lenta, la mia è durata 5 ore e 20 minuti).
Con un gesto così BANALE si ha la possibilità di salvare la Vita di una persona qualsiasi, uomo, donna, bambini…
Non dimentichiamo che la ruota gira ed ognuno di noi potrebbe trovarsi in una situazione simile; quindi, se lo guardiamo da un’altra ottica faremmo l’impossibile, allora perché non farlo visto che non ci costa praticamente nulla?
Fino a quando non ci tocca direttamente sembra una cosa poco importante, ma sì magari lo farò, se ne avrò tempo, forse un giorno, ma pensate che in quel frattempo c’è chi spera in un donatore compatibile e ha i giorni contati, i tuoi tempi potrebbero essere troppo lunghi per lui e potresti essere proprio TU quello compatibile, quindi non ci pensare molto. Se solo penso che potrebbe servire a me personalmente o a qualcuno a me caro rabbrividisco, vedere tanti giovani o genitori aggrappati a quella fiammella mi spezza il cuore.
Per non parlare di tutte le persone Speciali che mi è capitato di conoscere, persone che hanno salvato figli, fratelli, genitori e purtroppo persone che hanno perso i loro cari nonostante mille sacrifici e speranze, perché non dimentichiamo che anche per le persone che non ce l’hanno fatta nonostante il trapianto, detto dai loro cari, se non fosse stato per quel trapianto probabilmente sarebbero venuti a mancare prima, ma in questo modo almeno si è stata regalata una Speranza in più e soprattutto qualche giorno in più che altrimenti non avrebbero avuto. Per loro anche un solo giorno in più è una vittoria.
Io ho una figlia di quasi 6 anni (Chiara) e, quando ha cercato di capire quello che stavo facendo, spiegandole tutto, mi sono sentito dire: SPERO CHE LUI STIA BENE!!! Questa risposta secca, fatta da una bambina, mi ha gonfiato il cuore.
Spero davvero di ricevere prima o poi sue notizie, sapere se ha superato questo brutto periodo della sua vita. Pensare che lo ha fatto per un mio piccolo gesto mi farebbe stare bene il resto della mia vita!
BUONA VITA FRATELLO!
E per voi che state leggendo… siate quella luce del faro con cui ci rappresenta Admo… cerchiamo di illuminare la via della speranza del nostro FRATELLO DI SANGUE e aiutiamolo a superare, perché sappiate che per loro sarà come Rinascere, in effetti Loro festeggiano il loro Compleanno il giorno del trapianto e quello reale della nascita verrà in secondo piano… ve lo assicuro… sono letteralmente degli Angeli, ma con un ala sola, e abbracciando il proprio donatore che possiede l’altra ala potranno finalmente spiccare il Volo della Vita.
Fonte dell’articolo: Admo Lombardia