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Prelievo da sangue periferico

Poiché il sangue periferico, di norma, non contiene sufficienti quantità di cellule staminali emopoietiche per un trapianto, è necessario, prima del prelievo, incrementare il loro numero. La somministrazione di G-CSF è peraltro indispensabile per poter raccogliere le cellule staminali dal sangue periferico invece che dal midollo osseo. In un soggetto sano l’effetto di questi farmaci diventa visibile dopo 4-5 giorni di trattamento: è questo il momento previsto per la raccolta.

Si tratta di procedure generalmente molto ben tollerate, che non richiedono nessun tipo di anestesia.

I moderni separatori cellulari utilizzati prevedono circuiti e materiali rigorosamente sterili e monouso e possono richiedere due accessi vascolari (dalle due braccia): il sangue viene prelevato da un braccio, attraverso il circuito entra in una centrifuga dove la componente cellulare che interessa viene isolata e poi raccolta in una sacca apposita, mentre il resto del sangue viene reinfuso dal braccio opposto. In caso di unico accesso vascolare, le fasi di prelievo e di reinfusione avvengono alternativamente dallo stesso braccio.

DURANTE LA FASE DI SOMMINISTRAZIONE DI G-CSF I DISTURBI CHE PIÙ COMUNEMENTE SI POSSONO AVVERTIRE SONO: FEBBRICOLA, CEFALEA, DOLORI OSSEI, SENSO DI STANCHEZZA (SINDROME SIMIL-INFLUENZALE). TALI SINTOMI SONO TRATTABILI CON DEL SEMPLICE PARACETAMOLO, E SCOMPAIONO RAPIDAMENTE ALLA SOSPENSIONE DEL FARMACO, CHE AVVIENE IMMEDIATAMENTE DOPO LA DONAZIONE.

DURANTE L’AFERESI I DISTURBI POSSONO ESSERE LEGATI AD UN MOMENTANEO CALO DEI SALI MINERALI DEL SANGUE, CHE SI TRATTA CON LA LORO DIRETTA SOMMINISTRAZIONE.

Prelievo dal midollo osseo dalla cresta iliaca

È la modalità di donazione più “antica” e consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino. Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale così che non senta alcun dolore durante l’intervento. Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti. Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 15 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, che va a a sparire in pochi giorni.

La procedura prevede dei rischi minimi legati all’anestesia e alla modalità di raccolta, che vengono discussi e chiariti con il donatore prima della donazione; soggetti che dovessero avere un concreto rischio anestesiologico non vengono candidati alla donazione, a loro stessa tutela.

Durante il prelievo non si avverte dolore.

Dopo il prelievo, per qualche ora/giorno (in relazione anche all’attività fisica svolta) è possibile avvertire un dolore sordo, di modesta entità, reversibile con un normale antidolorifico.