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“Donando il mio midollo ho salvato una bambina”

 
 
Una giovane italiana di 23 anni, racconta la sua esperienza: «Ero agitatissima, è stata davvero una grande emozione»
Tutto è iniziato con una telefonata: «Potresti essere compatibile, vorremmo fare un approfondimento», che poi è un prelievo del sangue.
 
Federica Lempi, di Livraga (Lodi) non ha perso tempo, ha subito chiamato il suo datore di lavoro e ha avvisato che il giorno seguente sarebbe arrivata leggermente in ritardo. Da lì è partito il suo percorso, un’avventura che a marzo 2019 l’ha portata a donare il midollo osseo salvando la vita di una bambina che non aveva ancora compiuto dieci anni.
 
“Nei cinque giorni prima della donazione ho fatto dieci iniezioni, necessarie per aumentare il numero delle cellule staminali” – racconta Federica – “Me le facevo da sola, una al mattino e una alla sera. Niente di doloroso, semmai solo un leggero malessere”. Federica non scorderà mai il 26 marzo 2019, giorno della donazione: «Ero agitatissima. Alle 7.15 sono arrivata al San Raffaele, mi sono stesa sul lettino, mi hanno infilato l’ago ed è partita la procedura».
 
Niente di molto diverso rispetto alla “classica” donazione del sangue. È durata circa cinque ore.
 
Federica ci racconta di essersi iscritta al registro al compimento dei 18 anni, vive in una famiglia di donatori di sangue, in un ambiente di persone generose, che si dedicano al prossimo, per lei è stata una scelta naturale.
 
“Donare non costa niente, ma dà tanto; cambia la vita a te e a chi riceve, cambia la vita davvero!“
Grazie Federica Lempi♥️♥️♥️
 
Vuoi provare a salvare una vita anche tu?
 
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Fonte dell’articolo: ADMO COMO