Buongiorno #admolombardia vorrei raccontare la storia di Mattia, il mio leoncino.
La nostra battaglia contro la leucemia inizia il 17 di aprile del 2020, in pieno lock down per il covid-19. All’epoca Mattia aveva 3 anni
In realtà abbiamo iniziato ad avere i primi segnali già a novembre 2019…. In quattro mesi abbiamo avuto numerosi episodi di otite secretiva che curavamo con antibiotico, ma dopo pochi giorni dalla fine della terapia eravamo di nuovo ammalati.
Il 2 di aprile mentre stavo svestendo Mattia per fare il bagno ho notato una pancia molto gonfia e dura… Telefono alla pediatra che suggerisce 10 giorni di fermenti lattici. Nonostante la terapia la pancia non si sgonfia, in compenso escono altri sintomi tipici della leucemia. Linfonodi ingrossati, apatia, sonnolenza e affaticamento, oltre a mancanza di appetito. Tutti i giorni telefonate alla pediatra finché il 17 di aprile la convinco a vedere il bambino. Appena alzata la maglietta mi ha guardato con sguardo terrorizzato e mi dice di portarlo in ospedale. Arriviamo in pronto soccorso al Policlinico di Pavia e da lì inizia il calvario.
Dopo le prime indagini cliniche arriva la diagnosi: leucemia mieloide acuta ad alto rischio, con 97% di blasti nel sangue. Necessario quindi fare le chemioterapie e poi trapianto ….
Inizia la ricerca del donatore …. Dopo la stabilizzazione dei valori abbiamo iniziato la chemio, al termine della quale sembrava andare meglio…. Alla seconda chemioterapia, però, la malattia ha ripreso la sua corsa…cambio protocollo con altro ciclo più potente, ma la leucemia era più forte … Perciò, nonostante fosse stato trovato un donatore compatibile al 100% con Mattia, è stato necessario fare un trapianto allogenico con la donazione di midollo da parte di mio marito, perché non potevamo aspettare le 6 settimane previste dal protocollo…..
Il 2 settembre 2020 alle 18:26 trapianto. L’oncologa di Mattia mi disse: “signora si segni questa data e questa ora perché questa è la rinascita di Mattia”…esito dopo il trapianto….malattia in remissione….inizio dell’immunoterapia…ogni mese, per un anno, infusione regolare di linfociti del papà….
Ora sono 28 mesi dal trapianto, Mattia sta bene, ma ogni volta che si ammala, scatta la preoccupazione e torna un po’ di paura …
Il mio appello è quello di fare gli esami per poter essere ammessi al registro dei donatori. Un piccolo gesto che può essere molto utile per poter salvare una vita…
Raccontaci anche tu la tua storia di vita: info@admoliguria.it